06 June 2011

Tesina Primavera

IT 303
Primavera 2011

La Famiglia e La Meglio Gioventù

Non ho guardato mai un film interamente senza sottotitoli.  Per la storia nel film La Famiglia, non c’era quasi nessun problema.  Mi piace il momento quando Carlo e il suo figlio sono a tavola e mangiano i cibi diversi, e Carlo guarda vogliosamente la pasta, come deve mangiare il cibo amalgamato.  La Famiglia è un film drammatico e buffo, allo stesso tempo.  Come La Meglio Gioventù, è una storia che si estende per molti anni, con una figura maschile al centro della trama.  Ma non c’è l’enfasi della fratellanza nella La Famiglia come c’è in La Meglio Gioventù (MG), sebbene ci siano due fratelli in tutti e due i film.  Il fratello di Carlo, Giulio, non mi sembra essere della stessa importanza come Matteo, nella MG.  Nicola mi sembra essere il personaggio centrale il suo rapporto con suo fratello ma Matteo è una grande parte della storia, da quello che ricordo.
I due fratelli della MG hanno i loro rapporti con le donne che sono durati per molti anni e sono complicati, com’è il caso della La Famiglia.  Però nel film La Famiglia le scene si svolgono sempre a casa, a differenza dei viaggi dei fratelli della MG.
Tutti e due film hanno una trama che dura per molti anni.  Ma il periodo di tempo nella La Famiglia inizia più di 50 anni prima della storia della MG, e potrebbe spiegare perché l’intreccio è centralizzato nella casa della famiglia – la casa rappresenta il tempo, quando immagino che molte persone siano rimaste vicino alle loro case, e non abbiano viaggiato molto.
Nella famiglia del film La Famiglia, ci sono un sacco di cose con cui rimanere impegnati.  La MG mi ha fatto sentire molte emozioni, mentre La Famiglia mi sembra più come una commedia nera, con qualsiasi tristezza presentata in modo comico.
Penso che ci siano delle cose che non ho notato, a causa dell’assenza dei sottotitoli.  Quando Carlo parla velocemente e con rabbia, non ho capito molto eccetto le emozioni.  Ma a volte, non c’è bisogno di capire di più. È la bellezza dei film.  Non mi ricordo molto della cinematografia della MG, perché l’ho guardato solo una volta e sono stata consumata dalle emozioni della trama. 
Nel film La Famiglia, il modo di girare il film fa sembrare la casa più grande e penso che quest’azione faccia dimenticare allo spettatore che la storia si svolge solo in casa.  Le riprese nel corridoio lungo accentuano al sentimento della trama che attraversa molti anni, e racconta le vite di molte generazioni, una famiglia di persone che cambia sempre ma alla fine, la struttura della famiglia è fondamentamente la stessa, come vediamo nel servizio fotografico con tutta la famiglia all’inizio e alla fine del film.
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Come ho detto, La Meglio Gioventù è una storia del rapporto tra due fratelli e la loro famiglia.  La storia segue i due fratelli Matteo e Nicola per molti anni, dal loro tempo a scuola negli anni ’60 fino al 2000.  Ora che ho guardato il film di nuovo, credo di più che la differenza tra i due film sia il rapporto della fratellanza.  La similitudine sta nella presenza delle relazioni complicate con le donne. 
Per Carlo, il problema è che lui è sposato con la sorella della donna che amava veramente.  Nicola, dopo la morte di suo fratello, non si è più permesso di avere una relazione con Mirella, sebbene sia ovvio che Mirella è una scelta migliore di Giulia... (Non direi che Giulia è la peggiore, ma non è il tipo di donna per Nicola.) 
Mirella, poverina, è stata coinvolta inizialmente con Matteo, il fratello più complicato.  Ma quando Nicola e Mirella si sono incontrati, è stato subito ovvio che fossero anime gemelle, come lo sono sembrati all’inizio Carlo e Adriana, fino alla partenza di lei per la scuola a Parigi.  Carlo voleva che Adriana restasse, ma lei gli dice che lui non capisce, e che lei deve partire.  Però è Mirella che chiede a Nicola di restare a casa sua e lui dice che non può, ma se lui veramente avesse voluto, non ci sarebbe stato un problema, non sarebbe stato irrispettoso.
Matteo non è stato mai un uomo che può essere un marito... Era troppo strano e distante...  Nicola, caro Nicola, è il fratello che non si isola; a lui piace incontrare nuove persone e aiutale.  Matteo ha preso la strada dell’autorità, con le forze armate e poi la polizia, e lui rimane serio...pensieroso.  Mirella non aveva nessun idea di chi avesse incontrato...  Matteo era così strano che l’ha detto che si chiama Nicola. 
Quando penso ai due film, penso che ci siano tante differenze.  La Famiglia è una saga, ma più come una narrativa.  La storia è centrata a Carlo, il quale è circondato dalle donne, per la maggior parte del tempo.  Suo fratello Giulio mi sembra un po’ come un personaggio di Mastroianni, come quando bighellona nella sala da pranzo quando la famiglia sta cenando, e carica un vassoio con il cibo che vuole portare in camera sua.  Lui ha combattato nella seconda guerra mondiale, e poi non vuole fare molto, mi sembra.  Il suo personaggio si aggiunge alla spensieratezza che domina il film.
Sebbene Carlo lotti con il suo amore per Adriana, rimane, a malavoglia, forse, con la famiglia e si accontenta di qualsiasi cosa che è accaduta.  Solo quando Adriana va a trovarli, Carlo diventa arrabiato e confuso.  E lei non lascia mai la sua vita, perche è parte della famiglia, è la zia dei figli di Carlo.  Però dopo la morte di Beatrice, sembra che i due possano amarsi ma no, lei parte di nuovo, dicendo velocemente, “Mi dispiace.”  Carlo non ha avuto fortuna...
Le altre donne nella sua vita, come le sue zie, contribuiscono all’umore della storia.  Mi piace molto il momento quando stanno litigando nella cucina e Carlo mette una statua di porcellana alla portata di una zia e lei la prende e la rompe.  Che buffo.  A Carlo piace partecipare al dramma!
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La Famiglia è uno dei film che solo finiscono, e non sembra così triste, allegro, ecc.  È quello che è.  È sottilmente insinuato che la storia del film faccia una parte di una saga.  Il film La MG è una breve vista nella vita di una famiglia durante il periodo che va dagli anni ’60 fino al 2003.  Per i fratelli Carati, la storia segue la maggior parte delle loro vite, e comincia con i loro primi anni della loro maturità, a differenza del film La Famiglia, in cui la storia comincia negli anni ‘20/’30 quando Carlo è un bambino e segue Carlo per tutta la sua vita. 
Tutti e due i film finiscono ai giorno nostri; nel film La Famiglia, sono gli anni ’80, e nella MG nel, 2003.  La Famiglia sembra più antiquato, e centrato sulle emozioni personali.  È La Meglio Gioventù da cui si può imparare parte della storia d’Italia.  Il personaggio Giulia dimostra come le azioni di una persona che è coinvolta con Le Brigate Rosse hanno effetti sulla famiglia e sulla intimità.  Lei vuole lasciare la sua famiglia e ripete, “Fa me passare” e finalmente Nicola glielo permette.  Lei se ne va velocement, e ritorna solo alcune volte a vedere la sua figlia, ma non vuole parlare con la bambina.  Quindi Sara chiede al suo padre, “Quando ritorna la mamma?” troppe volte e Nicola grida, e si può vedere che lui è così frustrato perché infondo avere una famiglia ed un lavoro come psichiatra sembra abbanstanza conveniente per lui.  Però Giulia è una attivista e si contorce nel ruolo della mamma e di moglie che non partecipa nelle azioni rivoluzionarie che sono pericolose e impongono che una persona non viva una vita troppo pubblica.
Quando Giulia è coinvolta con Le Brigate Rosse, Matteo la vede in una foto al posto di polizia, dove lui lavora.  Questa parte della trama dimostra come tutte le azioni dei personaggi hanno degli effetti su tutti – tutti sono coinvolti.  Un altra parte della trama che dimostra la stessa cosa è il rapporto che i fratelli hanno con la ragazza ospedalizzata, Giorgia.  All’inizio Matteo l’ha incontrata e lui decide di sottrarla dall’ospedale dove le viene fatto l’elettroshock.  Dopo il loro coinvolgimento con Giorgia, Nicola diventa uno psichiatra veramente.  Lui comincia la sua carriera con lei, in qualche modo.  E poi, dopo il matrimonio di sua figlia Sara, rinuncia ad avere una relazione con Giulia, e si permette finalmente di essere felice con Mirella.
Questi film rappresentano come lo sviluppo dell’individualismo cambia le famiglie italiane nel ventesimo secolo, dopo la seconda guerra mondiale in particolare.  Il periodo di tempo in cui il mondo diventa più complicato ogni giorno, e alcune persone non possono vivere con i demoni nelle lore teste, come Matteo.  Che triste quest’aspetto della storia, ma è realistico. 
Nello stesso modo, il film La Famiglia rappresenta le scelte che vengono fatte dai personaggi e i loro effetti.  Il film è di un tempo diverso della MG, in senso cinematografico ma anche cronologico.  I film di questo periodo sono sull’orlo di una nuova era della tecnologia e quindi la trama è ancora la parte più importante del film, invece di essere travolta dagli effetti speciali, ecc.  Ci sono dei film più recenti che mi piacciono, ma i film più vecchi hanno una qualità che è al di sopra di quella di molti nuovi film. 
La Meglio Gioventù è un film allo stesso livello della La Famiglia.  È forse un po’ meglio, ma come non potrebbe esserlo...?  Una durata di quasi sei ore.  Ma è bellissimo.  È uno dei miei preferiti, in parte grazie alla colonna sonora...  Le canzoni dagli anni ’60 come quella di Fausto Leali.  Certamente mi piace!  E la scena in cui ascoltiamo la canzone è importante alla descrizione del rapporto tra Giorgia e Matteo.  La musica è ben usata per aiutare gli spettatori a capire il film.  È un piacere guardare film come La Meglio Gioventù e La Famiglia.  Bellissimi!!

05 December 2010

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I miei lavori (brutta copia)

IT 301
Autunno 2010

Q
uando ero una ragazza più giovane, non avevo il desiderio di lavorare.  Mentre andavo alla scuola superiore, c’erano molte volte che io avrei dovuto visto per un lavoro, per il mio proprio bene.  Però non potevo abitare da sola come mi sarebbe piaciuta.  Non volevo abitare con una persona sconosciuta.  E ho dovuto diplomarsi alla scuola superiore—è stato la priorità.  Beh, se tu chieda la mia madre, potrebbe dire qualcos’altro ma io dico, sebbene non mi piaccia la scuola tutto il tempo, l’educazione è stata sempre più importante di un lavoro. 
Continuavo a abitare con la mia madre e mi sono trasferita alla casa dove mia sorella abita, e sono rimasta per un anno prima di ho trovato un appartamento.  Quando abitavo alla casa nel quartiere Woodstock, lavoravo ad un negozio di articoli da regalo nell’ospedale Doernbecher.  È stato il mio primo lavoro, e adesso il negozio è chiuso.  Mi piaceva perché potevo parlare con i visitatori e aiutargli, ma non c’era una pressione vendere—eravamo all’osepedale.  Però non c’era la possibilità di lavorare molte ore, e ho dovuto passare ad un altro lavoro dove potrei guadagnare più soldi.
Dopo il negozio a Doernbecher, ho lavorato a Subway nel quartiere Sellwood per un’estate.  La clientela era sempre gentile, ma i proprietari erano molto bizzarri, e non erano molto professionali.  E la puzza del pane da Subway... Che schifo.  A volte venivano alcune persone che io conoscevo, ed i loro visiti mi facevano piacere.  Mi aiutavano a sopravvivere!
Nell’autunno 2005, ho cominciato a frequentare le lezioni a tempo pieno a PCC Cascade, ed uno dei i miei mentori mi ha detto di un lavoro studente.  Se io frequenti almeno di due lezioni, potrei lavorare nella biblioteca, dare il supporto per i computer ed altre cose technologiche.  Ho lavorato al questo lavoro per tre anni e ho avuto buoni tempi.  Ho incontrato molte persone interessanti, e molte sono ancora i miei amici.  Imparavo molto durante il mio tempo alla biblioteca, perché era più di un lavoro—è stata la mia communità per quegli anni.   
Per un trimestre, ho frequentato PCC e PSU alla stessa volta e ho continuato a lavorare a PCC Cascade mentre abitavo a N. Portland.  Però quando ho cambiato a PSU a tempo pieno, non ho potuto continuare a lavorare a PCC, e non ho trovato un nuovo lavoro per un trimestre.  Una notte, ho deciso di vedere sul Internet per i posti dei lavori e ho scritto ad una ditta, e l’ho chiamato un buono inizio.  Una donna mi ha telefonato il lunedì prossimo per un colloquio.  Mi hanno offerto il lavoro e con questa economia, non posso essere esigente.
Lavoro per una organizzazione si chiama AHA International, ed ogni giorno ho la voglia di studiare all’estero.  Tutti questi ragazzi giovani possano andare, e voglio anche!  Penso che sia molto fortunata avere questo lavoro—le persone sono gentili, e hanno pazienza con me e le mie emicranie. 
È importante che io possa avere un lavoro flessibile quando vado alla scuola.  Nel futuro, vorrei avere una carriera che comporta della musica, la lingua, il cibo, le piante—qualcosa che può aiutare qualcuno ad essere felice, nutrito e creativo.

             
           
            

Le Esperienze della Scuola

IT 301
autunno 2010

Il mio interesse nella scuola è stato sempre medio, sebbene io sia intelligente.  Per la scuola elementare, sono andata ad una scuola cattolica.  La mia esperienza mi dava una buona educazione ma penso che i problemi a casa mi prevenissero a raggiungere il mio potenziale.  Però riuscivo a vincere alcuni cose casuali, come una competizione di spelling ed una della geografia.  Ma sono state le vittorie piccole, e dopo sette anni, come per la maggior parte le stesse persone, andavo alla scuola pubblica.

Alla scuola cattolica, ero birichina, ma i ragazzi alla scuola media erano più birichini di me!  Fumavano le sigarette, si battevano nel parco vicino alla scuola (si chiama Piccolo Park, perch’è così piccolo!), ed una persona direbbe, “Incontrami a Piccolo.”  Mamma mia.  Era difficile adattarsi ma facevo amicizia con alcune persone e per la maggior parte, mi tenevo fuori dai guai.

Quando ho finito la scuola media, ho provato a tornare alla scuola cattolica per la scuola superiore.  Volevo essere come mia sorella e andare ad una scuola più difficile della scuola pubblica.  Ma la mia madre non poteva pagare tutto l’insegnamento, e non hanno voluto aiutarci a causa dei miei problemi negli anni passati.  È stata una vergogna che non abbiano potuto vedere il progresso che avevo fatto… ah beh.

E così, sono andata ad un’altra scuola pubblica per la scuola superiore, dove non partecipavo molto nelle attività extracurricolari.  Il mio gruppo di amici è cambiato quasi ogni anno, con pochi che rimanevano fedeli.  Nella scuola superiore, ci sono stati alcuni insegnanti buffi, ed alcuni di loro lo sapevano.  Ma i migliori erano naturalmente strani, e le loro lezioni dovevano essere frequentate.

Sono stata a Cascade per tre anni, e poi ho cambiato a PSU.  Frequento ancora le lezioni economie, ma non sono dedicata.  Aspettavo fino all’inizio del mio tempo a PSU per cominciare ad imparare l’italiano e sono felice perché ho avuto buoni professori.

Sono pronta finire la scuola, ma alla stessa volta, è tutto che io so.  Non ho un’idea consistente per quello che farò dopo che mi laureo a PSU.  Sto studiando gli studi internazionali, ma veramente, l’unica cosa che io so – voglio andare in Italia.  Sono appassionata della musica, la lingua, e voglio vivere una vita della conoscenza e la generosità.  Voglio avere una fortuna di modo che io possa condividerla.

Ci sono molte cose che avevano cambiato la mia strada attraverso la mia educazione.  Mi chiedo sempre come la mia vita potrebbe essere diversa, se io non avessi fatto questo o quello, ma alla fine, credo che le cose siano giuste.

03 August 2010

Festa Italiana

C'è una festa italiana ogni anno a Pioneer Courthouse Square, la piazza centrale della nostra città. Questo è il anno diciannovesimo della festa, e comincia con una messa in italiano alla chiesa Santo Filippo Neri, dove i miei nonni si sono sposati. Benché non vada alla messa più, voglio andare a sentire l'italiano, e penso che se vada, sarà un modo per ricordare il mio nonno.
21-28 agosto, Festa Italiana, Portland, Oregon USA